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adesso il cinema lo fai tu

Mese: luglio, 2013

Melt-a-Plot Roulette #3

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Rullo di tamburi… Alla Map Roulette #3, Marzia Conti, 19a in classifica, 50 like ricevuti e 505 brick creati.
Enjoy!

Q. Chi sei? Hai 140 caratteri
A. Regista e autrice televisiva (e non), giornalista pubblicista, ex danzatrice, con una formazione da sceneggiatrice.

Q. Chi reciterebbe nel tuo ruolo se si facesse un film sulla tua vita?
A. Un’attrice sconosciuta, di talento e adatta alla parte.

Q. Chi sarebbe il regista?
A. Io! Ma se accettasse di farlo Manoj Nelliyattu Shyamalan, farei dieci passi indietro e lo pregherei di accettarmi come aiuto!

Q. E il titolo?
A. Non si dice il titolo prima di aver scritto almeno il soggetto!

Q. Qual è la tua parola preferita?
A. Leggerezza. Non nel senso di superficialità ma di agilità.

Q. La più sopravvalutata?
A. Comunicazione.

Q. Quale sarebbe il tuo super potere se ne avessi uno?
A. La capacità di volare.

Q. Quale personaggio del cinema hai odiato di più?
A. Melvin (Jack Nicholson) in “Qualcosa è cambiato”.

Q. Il titolo del film che scriveresti?
A. “Fuoritempo”. In realtà l’ho già scritto e ne ho venduto i diritti.

Q. Di chi sarebbe la colonna sonora?
A. Nicola Piovani, il mio preferito.

Q. Ti senti più un film in pellicola o in digitale?
A. In digitale. Sono figlia della crisi.

Q. Se lavorassi su un set, chi saresti?
A. Questa è facile… La regista!

Q. Il tuo posto preferito?
A. Una sala da ballo con vista sul mare (è un posto ideale, non lo conosco realmente).

Q. Di che libro vorresti fare un film?
A. “La casa del sonno” di Jonathan Coe.

Q. Raccontaci un incipit.
A. “Sportello Acea”, “sala macchine”: un ventaglio di targhette colorate fuoriusciva dal mazzo di chiavi che portava sempre con sé.

Q. E una barzelletta. (entrambi in 140 caratteri)
A.  A: “Buongiorno!!!”. B: “Speriamo”.

Brand new incipit!

Cari meltaplotter,

siamo commossi dalla rapidità con cui state lavorando a concludere le storie (la Storia di Anna è già chiusa, con largo anticipo sul ‘game over’…), proud of you!

Stasera il countdown si chiude, queste storie volgono al termine, ma in questa notte di mezza estate si apre un altro ciclo: stiamo postando tre nuovi incipit! Le storie nate da questi incipit concorreranno con quelle concluse per decidere la storia che andrà in finale, portandosi dietro i meltaplotter che più avranno contribuito a costruirla.

Pronti per nuovi inizi?

Countdown!

Cari meltaplotter, i nostri fantastici programmatori sono in fibrillazione: in nome della snellezza e della rapidità caratteristiche di Melt-a-Plot, ci stanno intimando di concludere le storie prima che siano troppo lunghe e lo rallentino inesorabilmente. E così ci hanno fornito un countdown che abbiamo impostato in scadenza la prossima settimana. Ora finiamo le storie! Se poi non dovessimo farcela, rientreranno nell’albo dei sogni non ancora realizzati, e chissà, forse ci riproveremo in futuro. Raccogliete la sfida?

Avanti tutta!

Una nuova ospite per la Melt-a-Plot roulette

La Melt-a-Plot roulette, dopo aver girato vorticosamente, questa volta ha scelto Emanuela Faiazza, che, 38a in classifica, sfoggia un badge Méliès e uno di precisione (ha scritto almeno un brick di esattamente 140 caratteri). Ecco la sua intervista!

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Q Chi sei? Hai 140 caratteri
A Sono un’aspirante narratrice irrequieta in transito tra mondi diversi, un po’ per rifuggire la noia e un po’ perché obbligata dagli eventi.

Q Chi reciterebbe nel tuo ruolo se si facesse un film sulla tua vita?
A Cecilia Dazzi. Anche lei si cimenta con la “narrazione”, scrivendo testi di canzoni. Questa faccenda qui, di un’attrice che scrive canzoni, mi piace parecchio. E poi, ci accomuna una quantità considerevole di ricci ribelli e indomabili.

Q Chi sarebbe il regista?
A Mariangela Fasciocco, giovane e talentuosa regista abruzzese con cui collaboro da un paio di anni.

Q E il titolo?
A ‘Il peggior anno della mia vita’. Non so come mai ma, ogni anno vissuto, più o meno fino a questo momento, mi è sempre sembrato il peggiore della mia vita. In alcuni casi, però, mi sono ricreduta.

Qual è la tua parola preferita?
A ‘Collaborazione’ nel senso di ‘condivisione’. E’ una parola che mi risuona nella testa da quando ho ascoltato la lettura di Filippo Timi di alcuni estratti di Jodorowsky.

La più sopravvalutata?
Forse ‘cambiamento’.

Quale sarebbe il tuo super potere se ne avessi uno?
Mi piacerebbe avere il controllo del tempo.

Quale personaggio del cinema hai odiato di più?
A Rossella protagonista del film ‘Estate romana’ di Matteo Garrone. Troppo angosciante per i miei gusti.

Il titolo del film che scriveresti?
A ‘Marta Oz – una vita di ossessioni’. Mi piacerebbe scrivere un film su una vecchia diva del teatro italiano che non sa e non vuole rassegnarsi all’oblio e al trascorrere del tempo.

Di chi sarebbe la colonna sonora?
A Nicola Piovani. Mi viene in mente lui per l’accompagnamento musicale di questa storia fatta di ambiguità, gelosia e ossessione.

Ti senti più un film in pellicola o in digitale?
Decisamente un film in pellicola, ma di questi tempi la vedo dura.

Se lavorassi su un set, chi saresti?
Mi occuperei della produzione organizzativa.

Il tuo posto preferito?
Il mare dove sono nata e cresciuta. Ha fatto da sfondo alle mie giornate per i primi vent’anni della mia vita.

Di che libro vorresti fare un film?
A ‘Olive Kitteridge’ di Elisabeth Strout. Mi piacerebbe raccontare la disarmante normalità dei cittadini di un piccolo paese nel Maine attraverso gli occhi di un’anziana insegnante in pensione.

Raccontaci un incipit. E una barzelletta (entrambi in 140 caratteri)
Incipit: Come ogni mattina Lucia Talamonti era seduta sui gradini di casa davanti al portone. Fumava una sigaretta e fissava la via ancora deserta.
Le barzellette purtroppo non le conosco. Mi capita che me le raccontino, ma poi non me le ricordo mai.  

La Melt-a-Plot roulette. Conosciamo da vicino i nostri meltaplotter

Inauguriamo oggi la rutilante e curiosa rubrica Melt-a-Plot roulette, la nostra sonda esplorativa lanciata alla scoperta dei meltaplotter. Ad ogni uscita, la Melt-a-Plot roulette ospiterà le risposte di un meltaplotter estratto a caso a domande di cinema e vita quotidiana.

Il primo fortunato estratto della Melt-a-Plot roulette è Alberto Sacco, 32 punti, 6a posizione in classifica e un bel badge ‘méliès’ a segnalare un’iscrizione della prima ora.

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Q Chi sei? Hai 140 caratteri
A Sono un pesce rosso con pericolosissime mire espansionistiche, state attenti (le alghe finte però potevate risparmiarmele).

Q Chi reciterebbe nel tuo ruolo se si facesse un film sulla tua vita?
A Elio Germano.

Q Chi sarebbe il regista?
A Io. Se non vale, sceglierei senza ombra di dubbio Quentin Tarantino. Già che ci siamo vorrei lanciare un appello: Quentin, adottami. Seriamente. Non sporco e faccio il bravo.

Q E il titolo?
Il titolo si sceglie sempre alla fine.

Qual è la tua parola preferita?
A Credo proprio sia ‘precipitevolissimevolmente’.

Q La più sopravvalutata?
A ‘Kamut’

Q Quale sarebbe il tuo super potere se ne avessi uno?
Andare al cinema gratis. 

Q Quale personaggio del cinema hai odiato di più?
Non so se vale, ma da bambino i cattivi dei cartoni animati della Disney Pictures mi hanno lasciato col fiato sospeso. Sono riuscito a vedere “La Sirenetta” fino alla fine solo in prima media, Ursula mi terrorizzava.

Q Il titolo del film che scriveresti?
Non saprei decidere il titolo prima di scrivere, è un’operazione che mi viene naturale solo a scrittura ultimata. In ogni caso mi piacciono i titoli lunghi e che rivelano già qualcosa della trama con un velo di cinismo (come “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” oppure “L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford”).

Q Di chi sarebbe la colonna sonora?
Hans Zimmer. Sa essere così diretto e sofisticato. Le sue musiche sono delicate e al tempo stesso potenti, non sbaglia un colpo.

Ti senti più un film in pellicola o in digitale?
Nonostante il digitale sia più democratico mi viene da dire pellicola. Il bello della pellicola è che hai i colpi contati, cosa che può sembrare uno svantaggio, ma che in realtà non necessariamente lo è. È senza dubbio  più piacevole alla vista e tiene alta la concentrazione sul set.

Q Se lavorassi su un set, chi saresti?
Il regista. Anche ruoli come quello del produttore esecutivo e del direttore della fotografia mi stuzzicano parecchio però. 

Q Il tuo posto preferito?
La spiaggia deserta poco prima del tramonto.

Q Di che libro vorresti fare un film?
“Dubliners”, di James Joyce. Adattare Joyce per il grande schermo è certamente un’impresa, ma mi piacciono le missioni (quasi) impossibili.

Q Raccontaci un incipit. E una barzelletta. (entrambi in 140 caratteri)
A a Il fotografo attraccò e scese dalla barca a vela con agilità; si incamminò sicuro di sé con la reflex in mano. L’isolotto era tranquillo.
A b È vecchissima ma credo di sapere solo questa: ‘Ragazza stufa scappa di casa. I genitori muoiono di freddo’.